Undici candeline per "Tra Scuole e Teatro"

Undici candeline per “Tra Scuole e Teatro”

 

TSeT - Locandina 2013Il Festival-concorso “Tra Scuole e Teatro” quest’anno spegne undici candeline!

Promosso da Centro Teatro “Don Bosco”, Associazione NOI, Banca di Credito Cooperativo del Polesine e Provincia di Rovigo e patrocinato dalle associazioni Teatronexus e RoART quest’anno replica le partecipazioni dei quattro licei della provincia che hanno già calcato il palco lo scorso anno.

Gli spettacoli saranno nella settimana dal 27 al 31 maggio, comprendendo il mercoledì come turno di riposo, alle 21.00.

Ultimo ad esibirsi la scorsa edizione, il Liceo Statale “Celio-Roccati” (Classico – Linguistico) di Rovigo aprirà la kermesse di quest’anno con l’accoppiata “Il sesto giorno/La bella addormentata nel frigo”, due atti unici di Primo Levi nati come radiodrammi; in questa parte meno nota della sua attività l’ironia inquietante per una natura sottoposta ad alterazioni e violenze si unisce efficacemente alla parodia del linguaggio aziendale e dei buoni salotti borghesi.

Prosegue l’Istituto di Istruzione Superiore “Primo Levi” (ex Liceo “E. Balzan”) di Badia Polesine con “Opera da Tre Soldi”, adattamento di Bertold Brecht dall’originale inglese The Beggar’s Opera del 1728, lavoro di John Gay, grande autore satirico e moralistico del tempo. Nella Londra vittoriana trova spazio la storia di Macheat, noto criminale, e il suo scontro con il capo dei mendicanti della città, in un’aspra e misera guerra tra poveri.

Dopo il “turno di riposo”, il giovedì riaccende le luci il Liceo Scientifico Statale “P. Paleocapa” di Rovigo con “Che inenarrabile casino!” di Eugene Ionesco,  piéce che ha la sua tipica cifra dell’assurdo assieme ad un carattere più descrittivo che si adatta alla contemporaneità. Qui si dispiega una fantasia scenica ed espressiva che fa sempre breccia nei ragazzi; inoltre interessante è l’alternativa fra dialoghi collettivi e monologhi che risulta sempre molto gratificante per l’attore.

Chiude il Liceo Statale “Celio-Roccati” (Scienze umane – artistico – linguistico) di Rovigo con “Ogni muro prima o poi cade”, libero adattamento di Rossella Moscatello nato dalla lettura di alcuni autori, ma soprattutto da due racconti di Dino Buzzati, Le mura di Anagoor e I sette messaggeri, che incarnano in modo surreale, i significati di limiti e confini dal punto di vista fisico, culturale, ideologico e sociale: lo spettacolo è quindi il risultato del lavoro fatto per tentare di comprendere il significato di “confine”.

Il Festival si chiuderà lunedì 3 giugno alle 20.45 con la serata di gala nella quale anche quest’anno ci metteremo in gioco proponendovi “Salt Lake City” che, seppur non nuovo al palcoscenico del Teatro Don Bosco, abbiamo pensato ben accoppiarsi con il ritorno all’attualità di tematiche già affrontate ben quarant’anni fa.

Vi aspettiamo numerosi, ricordandovi che tutte le serate saranno ad ingresso gratuito!