Vent'anni di Nexus: tutti i festeggiamenti del 2014

Vent’anni di Nexus: tutti i festeggiamenti del 2014

Nexus festeggia i suoi vent’anni a Rovigo con tre eventi speciali nel 2014.

A dicembre debutterà, come data unica il giorno 13, “Alle Feste Ne Dichiaro Sempre Venti”, che conterrà il meglio di 20 anni di Associazione Nexus, uno spettacolo diretto da Barbara Chinaglia e Nexus stessa.

Durante l’estate sarà inaugurato il progetto “Nexus Academy”, un percorso di formazione continuo e strutturato per giovani aspiranti teatranti.

Ma prima di tutto il debutto della produzione “Indecente [Benzodiazepine]”, testo inedito, scritto e diretto da Marco Silvestrini.

Come sempre ricerchiamo il massimo della qualità, portando in scena temi spinosi e optando per una ricerca in linguaggio e azione che diano un taglio deciso al lavoro, senza renderlo mai elitario, bensì avvicinandoci al pubblico, per comunicargli un’emozione. In questo caso si tratta di simulare una commedia. Uno spettacolo che di commedia ha pochissimo, in realtà.

Anthony ed Elettra sono due fratelli in una casa lasciata alle angherie del tempo. Al piano di sopra vive la madre malata, credente, che instilla nella figlia pillole di saggezza mistica, mescolate a pensieri new age. Tutto ciò per far star bene Elettra, una ragazza fragile, con un lieve disturbo della personalità. Tende a bloccarsi fisicamente, rifugiarsi nell’immobilità, quando è emozionata, e da quando ha subìto attenzioni fisiche da fanciulla. Suo fratello Anthony è una delle persone più strane che esistano. Rafffinato nella parola e bestiale nei gesti, è un tossico fallito che vive come una larva. Odia sua madre, la considera una tuttologa del nulla, e ha con la sorellina un rapporto conflittuale, incestuoso. La vuole sempre sotto il suo dominio. Entrambi sono dipendenti da gocce calmanti e ansiolitici, che nello spettacolo sono usati come metafora per nascondere il proprio senso di inadeguatezza a sé e agli altri. Proprio riflettendo, mentre Elettra è a farsi mettere le mani nelle mutande, nel parco che circonda la villa, lui esclama: “Benzodiazepine… Dolce sensazione di armistizio con me stesso… Andate in circolo molto presto, andate… Noi non siamo gente indecente”.

La storia inizia quando la loro casa deve essere visitata da dei potenziali compratori, i signori Platino, la coppia perfetta, della perfetta alta società. Sonia è una donna piena di rabbia “autoimmune”, detesta il mondo e anche sé stessa, suo marito Ermanno si destreggia con la parola, è un abile truffatore dei significati. Lei gode nel vedere rimpicciolire gli altri, lui è (forse) appena guarito dal suo disturbo compulsivo più grave: la dipendenza sessuale da ragazze fragili e insicure, che sono quelle che lo accendono di più. Proprio l’incontro con Elettra si rivelerà fatale per il suo senso di controllo. Naturalmente anche per questa coppia le benzodiasepine in commercio (nello spettacolo si usano Rilassatamolo, Disagionex, Equilibriolazolo, Medjugorazepam) sono di vitale importanza. L’incontro fra Sonia e Anthony sarà fondamentale per mettere di fronte a uno specchio due creature immonde così imperturbabili ma fragili al tempo stesso.

In tutto ciò si diffonde il cancro della decadenza morale e psichica, la dipendenza affettiva più insmontabile, sulle cosce e fra i capelli di Venorica. Una psicopatica, Amante di Ermanno, che a giorni alterni si suicida con alte dosi di sedativi, e al solo scopo di attirare l’attenzione dell’uomo che l’ha appena lasciata, un’altra volta. L’amore è sincero, come la sua lucida follìa. Il verbo di lui è oltraggioso. È una esplosione di razionalità andata a male nel frigo delle convizioni e delle convenzioni. L’arrivo di Veronica è in grado di mandare all’aria i piani di tutti?

Nei dialoghi c’è molta ironia. La coppia benestante usa l’hobby della ristrutturazione per sfuggire dalla noia mortale, Veronica stessa cammina sul filo del nonsense. Ma ci sono anche pugni nello stomaco continui.

Un pubblico tester, assistendo a una prova aperta in giugno, è rimasto molto turbato, e ci ha offerto molti spunti di riflessione, che ci hanno fatto migliorare il lavoro.

Marco Silvestrini (Anthony), alla sua quarta regìa, è in scena con compagni di viaggio che si è scelto con amore e decisione: Francesca La Malfa (Sonia), Alessandra Squatrito (Elettra), Matteo Piasentini (Ermanno) e Giorgia Aglio (Veronica).

Altri compagni di viaggio sono Eduard Roccatello, che sta dando al nostro lavoro uno spessore multimediale inedito, e un sound support davvero fondamentale; Liliana Meneghetti, compagna di viaggio spirituale fondamentale; Denis Manfrinato, che ci ha truccato in maniera elegante e sobria, affinché il teatro sia sempre, come negli spettacoli di Silvestrini, un parallelo verosimile della realtà. Ma mai un mascherone. E poi Ciro Mattia Gonano e Sara Bacchiega per le meravigliose foto promo e di scena. E naturalmente la onnipresente e insuperabile Chiara Vallini Rao, la migliore costumista che esista.

Lo spettacolo debutterà, accompagnato naturalmente da un bugiardino per avvertire sugli effetti collaterali del “prodotto” da banco, il 15 novembre 2014, al Teatro Don Bosco, e sarà gradita la presenza di un pubblico di età maggiore di 14 anni, per rispetto verso la famiglia tradizionale che spesso si reca a vedere teatro amatoriale.